Rettilinei e tornanti....e ci si alza di quota....
Guarda quanti alberi !! Che bello qua !!
Orza: “Non è che forse abbiamo sbagliato strada ?? Mi sembra un pò troppo alto per essere un giro sul lago....”
Io: "Ma no dai, cosa dici !! L'importante è avere sempre il lago in vista qua vicino !! Si vede che il sentiero si alza un pò....e poi guarda qua SUL MIO GARMIN !!....vedi ?? noi siamo quel puntino e la strada davanti al puntino sale....bello vero ??
Ecco vedi ?? la strada sale ancora un po’ e poi è quasi tutto dritto….lo dice il GARMIN !!”
(Il dubbio comincia però ad insinuarsi anche nei miei pensieri, tornante dopo tornante siamo praticamente a 1.000 metri, il lago è 200 metri più in basso….)
Dopo 33 minuti di salita raggiungiamo 1.052 metri di quota, la nostra massima altezza, con Orza a corto di argomenti e storielle per convincere l’erede a proseguire, che ormai non ci crede più.
Effettuo ora uno dei miei soliti checkup che sistematicamente mi consentono di tenere sotto controllo la situazione e che mi tranquillizzano: cellulare in tasca di qua, chiavi di casa nell’altra tasca, fazzoletti di carta e….ma….le chiavi della macchina ??
“Ho dato a te le chiavi della macchina, VERO ??”
“Direi di no….un momento che guardo nella borsetta…."
"No, non te le ho date, mi ricorderei di averlo fatto...."
“Infatti non le ho, e se ti fossero cadute le avremmo viste per terra, eravamo sempre dietro a te !!”
La discesa dura 13 minuti e 30 secondi, ad una media di 4’46”/Km, con le piante dei piedi che ululano nei Lizard (sandali !!) ed il timore di una distorsione alle caviglie in agguato ad ogni passo.Ecco lo spiazzo del parcheggio, la macchina c’è ancora e sono sollevato….rallento….cammino e mi fermo alla macchina, i piedi ringraziano sentitamente.
Eccole le chiavi, appese alla portiera….che sollievo !!
Infatti adesso ricordo e ricostruisco la scena: avevo lasciato la porta appena socchiusa in quel pericoloso momento di attività “apri-chiudi” caratteristico di tutti i posteggi, quando prendi su una cosa da portare con te e ne lasci un’altra che al momento non ti servirà.
GRAZIE CIVILISSIMA AUSTRIA PER NON AVERMI DELUSO NEGLI USI E COSTUMI E NELLA TUA CARATTERISTICA CORRETTEZZA ASBURGICA !!
Il pomeriggio breve corsetta attorno al lago, ora so che sentiero prendere, la mattina mi era sfuggita la deviazione perché ero stregato e confuso dal Garmin e dalle sue funzioni.E' bello il saliscendi di questo single track: tratti erbosi, terra, ghiaino e l’attraversamento di qualche ruscelletto che versa le sue acque nel lago.
....E CHE CALDO !!!!
Martedì viene giù il diluvio, meno male, così rinfrescherà.
Ed infatti la notte si dorme con la copertina e la mattina dopo tutte le signore hanno addosso il gilèt….avete presente i ragni, quando all’approssimarsi del temporale rinforzano la ragnatela ? ecco, così le donne quando la temperatura scende di sera o la mattina presto….
La partenza è posta sempre sulla riva del Lago di Afritz, si percorre la sua sponda ovest, ma poi anziché cambiare direzione di 180° si prosegue diritti fino al Lago di Feld, che si segue per tutta la sua lunghezza, tornando poi al Lago di Afritz.
Dopo il primo lato del Lago di Afritz il tracciato prosegue in decisa salita percorrendo il deposito morenico che separa i due laghi, un colle che divide due bacini originariamente uniti.
Il percorso è comune con una pista MTB ed i segnali a dire il vero confondo un po' e lasciano ad interpretazioni soggettive: decido di procedere camminando, anche per non perdere eventuali deviazioni.
“FUORI ROTTA” ed un attimo dopo “CORSA TROVATA” ???? Quale delle due ????
Sembra si debba proseguire dietro alla casa….un letamaio….decisamente meglio di no.
Ora in discesa, rinuncio a seguire le laconiche indicazioni del Garmin e mi dirigo decisamente verso il Feld See, adesso a vista, che seguirò per tutto il suo perimetro.
Ormai oltre alla metà del percorso, in direzione del punto di partenza, altre dubbie indicazioni mi costringono a percorrere un pezzo di strada asfaltata che invero seguirò molto volentieri, visto il piacevolissimo panorama che mi si offre davanti, anche se la strada in salita mi costringe nuovamente a camminare. Entro in un tratto di bosco: odori gradevolissimi e funghi….
Decido di alzarmi un po' di quota, magari riesco ad intercettare il tracciato della corsa….macché, case, fienili e pecore, sono finito su un prato molto inclinato; adesso sono troppo alto, la strada è laggiù e non credo proprio che il sentiero corra così in alto: meglio tornare indietro….cosa ci fanno qua tutte queste pecore ?? oh guarda, ce n’è una CON LE CORNA CHE NON SEMBRA MOLTO AMICHEVOLE….decisamente è meglio andarsene di qua, salgo su questi fili metallici che fanno da staccionata (per fortuna non è filo spinato !!) e salto dall’altra parte, su questo ripidissimo e verdissimo prato….CIAO CIAO ARIETE !!
Adesso basta fare l’esploratore, seguo la strada asfaltata, tanto fra un po' sono arrivato all’Afritzer See, da dove sono partito.
Eccolo il lago, lo seguo per questi due ultimi chilometri e sono arrivato.
Ho fatto 12,120 chilometri in un’ora e 31 minuti.
A dire il vero il passo non mi interessava, volevo provare a fare il giro dei due laghi e mi sono divertito molto !!
E poi chi l’ha detto che a cercare il sentiero ed a fare deviazioni impreviste non ci si guadagna qualcosa ??