Domani riprendo….
domani vado….domani esco….domani,
domani, domani….con loro che fiduciose aspettavano di essere calzate.
E’ stato questo il motivetto
imperante per quasi dodici mesi, eccezion fatta per qualche uscita qua e là,
compiuta più per spirito sportivo che per convinzione o per inseguire una
fantomatica ed inverosimile preparazione.
E come me anche tanti altri amici
runner sono rimasti fermi al palo, chi più chi meno, a giudicare anche
dai loro blog, per lunghi periodi “chiusi per ferie”.
Per quanto mi riguarda, una
grande parte in tutto questo l’ha avuta il pesante momento economico che, se
proprio non vogliamo star tanto a guardar alle spese da sostenere per
partecipare alle gare (benzina, mangiare, dormire, iscrizione, varie ed
eventuali, per un totale medio di 200 € a gara) ed alle spese fisse annue
(visita medica, quota associativa e scarpe, per altri 200-300 €), che già la
dicono lunga, non lascia ben sperare per il futuro lavorativo e finanziario in
genere .
L’amarezza regna sovrana, i pensieri
viaggiano nell’ambito del negativo e tutto ciò, almeno per me, pregiudica la
serenità che personalmente richiedo per indossare le scarpette e starmene un
paio d’ore in giro; anche perché ad uscire da soli….ci si pensa addosso….
A giugno ho ripreso le
vecchie abitudini ed ho avvicinato a questo mondo anche l’erede, con suo gran
divertimento.
A metà luglio mi sono fatto “un
po’ male”.
In modo stupido, semplicemente
risalendo un ripido sentiero, con tanto di pesante zaino in spalla.
Appoggiato ad uno scalino
roccioso, il piede di appoggio, dopo essere stato caricato con il peso mio e
dello zaino, è scivolato, forse a causa del terriccio presente.
Invece di alzarmi stendendo la
gamba, sono “atterrato” sulla tibia….
Ho avuto la prontezza di riflessi
di rotolare leggermente di lato, evitando così di prendere il colpo in pieno e
scongiurando la probabile frattura della tibia stessa.
Gran botta, 20 centimetri di
pelle rialzata, poco sangue (la zona non è tanto vascolarizzata), ma per
fortuna niente di rotto.
E’ stata però lunga a rientrare:
appena dopo due mesi hanno iniziato a staccarsi le prime crosticine, con la
pelle talmente delicata in quella zona che sanguinava solo a toccarla
inavvertitamente; ed ancora adesso ho qualche parte non “guarita”….
Qualche giorno dopo la caduta la
caviglia inizia a gonfiarsi, obbligandomi a stare per circa una settimana
seduto con la gamba orizzontale; ad agosto ho provato a riprendere un po’, ma
il dolore causato dal colpo si faceva sentire troppo.
Comunque con le temperature
agostane non avrei combinato un granchè.
Da settembre contavo di riuscire
ad accennare una pseudo-preparazione per la Maratona di Venezia, ma non
riuscivo proprio a correre, come se la testa me lo vietasse.
Saltata Venezia, con la gamba al
90 % e senza ormai più programmi fissi, uscivo “per prendere aria”, senza
combinare niente a livello di preparazione.
E poi, visto che le ho trovate per
50 Euro, mi son preso un paio di Enduro: non si sa mai….
L’anno è passato così, correndo
talmente poco che non c’era nemmeno bisogno di annotare i chilometri
percorsi.
Per l’anno prossimo ho in mente
altre cose, forse si apriranno nuovi fronti, e, se così accadrà, la mia mente
sarà ancora meno libera e la corsa, quantomeno quella seria, dovrà aspettare ancora un po’.
Intanto continuo a superare gli ostacoli, i muri, che la vita mi propone quotidianamente; qualcosa riuscirò comunque a fare.
In bocca al lupo Nicola, per tutto e non solo per la corsa. Buona idea aprire la mente e, con lei, nuovi fronti
RispondiEliminaGrazie Caio, in bocca al lupo anche a te. E buon Anno anche alla tua famiglia.
RispondiEliminaUn abbraccio, forte e sincero...e che anche la corsa possa esserti d'aiuto! Forza mulo !
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaMi fa piacere rileggerti dopo tanto tempo, allo stesso tempo mi spiace sentirti un po' abbacchiato. Vero e' che per assaporare la corsa in maniera completa e' meglio avere la testa libera. Tante buone cose per questo 2014. Lanfur
RispondiEliminaGrazie mille, caro Lanfur !!
RispondiEliminaBuon 2014 anche a te, e chissà che prima o dopo non ci facciamo una corsetta insieme, se vieni dalle mie parti....