Con un super ritardo di tre mesi riprendo la trattazione di questa mia pagina, che integro con le corse
del mese di marzo.
34° Maratonina isontina - Gorizia
Domenica 4 marzo 2012
Ormai profondamente contagiato
dal virus del trail, mi “rimetto su strada” e mi misuro per la prima
volta nel 2012 con la distanza della Mezza.
Tracciato già noto che percorrerò per la terza volta; è
una Mezza che considero quasi “di casa”, perchè distante poche decine di
chilometri, che si tiene in una zona alla quale sono legato da vincoli
familiari.
Nonostante tutto ciò, tuttavia,
non riesco mai a correrla serenamente come vorrei, combattuto tra la noncuranza
del voler strafare per cercare il PB e la pacatezza che nei primi periodi
dell’anno porta a lesinare sullo sforzo.
Contagiato dal trail, come
appunto dicevo, e con pochi, pochissimi chilometri su strada, considerando il
fatto che dopo aver trascorso alcuni mesi per sentieri non è facile tornare
sull’asfalto.
Cioè, per esser facile….non è
difficile….fa solo un po’ schifo !!
Già, perché poi, dopo aver corso per
decine e decine di chilometri tra il verde, con salite spaccagambe e discese
che mettono a dura prova i riflessi, tra il cielo azzurro ed i prati incolti,
con un occhio alle pietre smosse sotto i piedi e l’altro al ramo che ti sta per
arrivare in fronte, ebbene dopo queste prove uno acquista lo status di
semi-dio e crede che nulla più potrà nemmeno sfiorarlo.
“Una Mezza….puah, cosa vuoi
che sia….”; già, solo in teoria però….
Partenza quindi alle 9:30 da
piazza Cesare Battisti, a Gorizia, per correre la mia prima M50 (ehm….),
consapevole dei limiti dei quali ho appena accennato: sarà quindi un
allenamento e nulla più.
Le facce sono sempre le stesse,
come ogni volta e come ogni partenza, con i top-runner in prima fila,
gli umanoidi a seguire e le promesse non mantenute, categoria alla quale mi
pregio appartenere, buoni ultimi dietro a tutti.
Avvio tranquillo, in compagnia di
Gianmarco-Ronin, compagno di trail di casa nostra, che dimostra subito di
avere un passo più veloce del mio e che lascio andare dopo un paio di
chilometri.
Io invece provo a trovare un
ritmo confacente al mio stato di forma, e ben presto mi accorgo che non sarà
cosa facile.
Infatti fatico molto, e dopo i
soliti primi chilometri “fuori misura” attorno ai 5’/Km mi è proprio difficile
indovinare un passo costante ed ottimale.
Tra un tratto di corsa ed uno al
passo, al 10° chilometro mi raggiunge Silvia, alla sua prima esperienza sulla
distanza che, devo dire, si difende molto bene.
Dopo i saluti ed i convenevoli
del caso (ci siamo conosciuti qualche mese fa ad un terzo tempo) ci mettiamo
d’impegno e procediamo in una sorta di simbiosi.
Ben per me, che così posso
regolare il mio passo, e vantaggioso anche per lei, che tutto sommato in compagnia acquista fiducia.
Non so se e quanto si sia
allenata, so solo che più di una volta mi lascia indietro, arrancante, e mi
costringe alla rincorsa.
La media è bassa, viaggiamo oltre
ai 5’ 45”/Km, ma procediamo bene, costanti ed in ottima sintonia.
Gli ultimi sette chilometri sono
in leggerissima discesa, contrariamente alla parte precedente, ed il passo
aumenta leggermente, soprattutto è più fluido e rilassato.
Ad un chilometro dalla fine
Silvia vede che il mio passo diventa più agevole:
-“Vai pure se vuoi !!”
-“Non c'è fretta, siamo arrivati
fino a qua insieme e così finiremo !!”
Gli ultimi cento metri del
rettilineo finale sono un trionfo, con i suoi ed i miei “fans” che ci
acclamano e lo speaker che scandisce i secondi sul cronometro.
Prego notare il sincronismo.
Tempo finale per entrambi di 2h 5’ 29”, ottimo per lei,
ragionevole per me. Vabbè, così adesso so quanto valgo senza allenamento.
Ed ho capito che il solo trail non è
sufficientemente allenante se si vuole correre anche su strada, perché manca la
necessaria tenuta del ritmo; è senz’altro una corsa molto muscolare e faticosa,
ma che va integrata con la pratica su strada.
Tutto vero! L'asfalto richiede una costanza di ritmo che va allenata e mantenuta. Lo spirito, però, il correre e arrivare assieme si alimenta tra i sentieri!
RispondiEliminaCiao Fratello,
RispondiEliminadai che ci troviamo in una mezza, e ti faccio io correre ...
Bel racconto, condivido i pensieri su "trail e asfalto" tuoi e di Caio...
RispondiEliminaTi aspetto per qualche trail in compagnia!..
Ciao... ;)
Grazie ragazzi, per me è sempre un piacere sentirvi vicino e condividere con voi le sensazioni sulle nostre corse.
RispondiElimina;-)
E' stato un piacere correre assieme!
RispondiEliminaSilvia