Perchè l'importante è divertirsi
L’anno, quello solare, sta
finendo; quello podistico, per il 2012, non è praticamente nemmeno iniziato !!
Già, perché quest’anno ho
combinato davvero poco.
I primi mesi del 2012 a
recuperare le due Maratone di Ottobre 2011 (Manzano
e Venezia)
ed i 53 Km del Sentiero
3 di Dicembre; e poi, visto che mi piace farmi del male, a Gennaio 2012 me
ne sono fatto altri 30….
Risultato: gambe stanchissime e
difficoltà a recuperare i chilometri del 2011.
Ne consegue che non sono riuscito
a rispettare il programma per correre la Maratona di Trieste, che si tiene a
maggio, un solo lungo
non è bastato.
Un’estate con temperature equatoriali, poche settimane di
respiro e subito il freddo (che comunque è sempre meglio del caldo, anche per
correre !!)
E, dulcis in fundo, l'appuntamento con il 3 che salta !!
La tabella
dei chilometri percorsi è davvero striminzita, tocca il mio minimo storico e fa
distinguere l’anno che si sta chiudendo come sabbatico, giocoforza.
Senza voler trovare a tutti i costi scuse, dirò che da
subito, più o meno da marzo, dopo questa
bellissima esperienza, inizia a mancarmi lo stimolo; più precisamente, non manca
la voglia di correre (beh a dire il vero in qualche periodo del 2012 mi è
mancata anche quella….), ma viene meno la volontà di assoggettarsi a quella
serie di “misure “, che prendono il nome tecnico di “tabelle di allenamento”,
volte ad ottenere il risultato desiderato con mesi di duro allenamento, nei
quali la maggior parte delle forze, anche quelle mentali, è indirizzata al
miglioramento del gesto atletico.
Credo di aver detto tutto: demotivazione,
e questo fatto merita una riflessione.
In questo anno si sono sommati i
due aspetti che compongono (o componevano) il mio modo di vedere la corsa in
questo periodo della mia vita: la sfida
con la distanza Regina ed il raggiungimento
di un nuovo traguardo, assolutamente insperato.
La conquista di questi due
obiettivi ha portato ad un profondo appagamento e ad una temporanea mancanza di
nuove mete che, unita ad un momento di poca voglia, mi ha fatto uscire solo
quando ne avevo davvero desiderio, e soprattutto senza tabelle o costrizioni,
in pace con me stesso.
Come ho fatto, ad esempio,
domenica scorsa, 9 Dicembre, dopo due giornate di intense nevicate che hanno
coperto la Città e gran parte del circondario.
Meta il ben noto Monte Concusso,
sul Carso triestino, avvolto da un candido manto.
La giornata è splendida, dopo 48 ore di precipitazioni
nevose, e laggiù in fondo si può scorgere il mare.
La corsa è molto piacevole, anche se irregolare a causa
della superficie che spesso fa sprofondare i piedi e rompe il passo; l’aria
fredda penetra profondamente nei polmoni e si fa sentire, non si può fare a
meno di accorgersene.
Appena il sentiero comincia ad alzarsi, tutto attorno
assume aspetti fiabeschi, i giochi di luce incantano ed al bianco-nero si sostituiscono sette colori.
Ecco, per il momento mi va di correre così.
Non è sicuramente un modo allenante, ma per adesso mi va bene; e se non
riuscirò ad avere più risultati….beh, vorrà dire che cambierò sport, ho già in
mente qualcos’altro....
....perchè l'importante è divertirsi.
Ci siamo conosciuti ieri, bel post complimenti, mi permetto di aggiungere "senza farsi male" come ho fatto io!
RispondiEliminaA presto
Giuseppe
Ciao Giuseppe, avvisami quando vieni dalle mie parti per una corsetta (o per un calice); in bocca al lupo per la RNM.
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